A Palazzo Chigi, nell’ufficio del sottosegretario Gianni Letta, si sono riuniti i maggiori operatori telefonici alternativi a Telecom Italia per discutere su quella che è stata definita la Next Generation Network. In particolare si è discusso sulla realizzazione di una banda larga di nuova generazione basata su fibra ottica. Tale operazione potrebbe essere realizzata grazie ad una collaborazione tra Fastweb, Vodafone e Wind che potrebbero così realizzare delle proprie infrastrutture e concorrere alla NGN che Telecom è ormai pronta a presentare.
L’operazione era stata già presa in passato dai suddetti operatori ma il progetto era stato successivamente accantonato in seguito alla recente inchiesta che ha investito le società di Franco Bernabè e Carsten Schloter. Tuttavia il progetto sembrerebbe essere ripartito in seguito alle pressioni di Confindustria ed AgCom per una rete Internet velocissima.
Secondo alcuni esperti, l’idea dell’azienda nata dai resti della Sip di procedere da sola in parallelo, sarebbe un errore poiché in questo modo le risorse da allocare incidono su un’unica società che ha recentemente provveduto a licenziamenti per problemi di bilancio. Sarebbe quindi più utile un intervento dello Stato per raggiungere un accordo tra tutti gli Internet Service Provider.
In questa operazione attualmente non sono state prese posizioni dagli operatori più piccoli come Tiscali e Tele2 che, se al momento sono ancora in una fase di osservazione, ben presto dovranno prendere una decisione.