I portatili al giorno d’oggi sono diffusi a macchia d’olio, e sono rubati in continuazione. Se per quello persino i desktop sono diventati più piccoli e possono ritrovarsi nella condizione di essere portati via da qualche malintenzionato. E i Mac? Tengono bene il prezzo, sono un po’ snob e sono uno status symbol. Fanno gola ai ladri, anche a quelli occasionali. E se il vostro venisse rubato? Una volta che un laptop è sparito, finora non c’era nulla da fare…. Finora.
Undercover è una precauzione, non una soluzione. Esattamente come i backup, dovete pensarci prima che accada il fattaccio, non dopo! Si tratta di un programma ideato apposta per vivere di nascosto nei meandri del vostro Mac OS X, invisibile e impercettibile. Nello sfortunato caso in cui il vostro laptop venga sgraffignato, dovrete chiamare il prima possibile la Orbicule, la software house che l’ha creato. A quel punto Undercover entrerà in azione.
Una specie di microspia
Una volta che il software viene allertato, inizierà a trasmettere tutti i dati di network del vostro Mac. Questa informazione include gli indirizzi IP, ovviamente. Grazie agli ISP e alla Polizia (e ad un po’ di fortuna), questo dovrebbe essere tutto quello che serve per recuperare il maltolto. In un mondo ideale, almeno.
…O forse una spia vera e propria
Purtroppo nessuno crede al mondo indeale. Quindi Undercover ha un piano B: inizierà a registrare screenshot di quello che sta facendo il vostro “amico” ladro. A quel punto, potete iniziare a sperare che inizi a chattare o a mandare email.Magari avete anche iniziato a domandarvi anche che faccia abbia il signor Lupin… E guarda caso, ogni Mac moderno ha una iSight. Ogni 6 minuti il programma registrerà silenziosamente una foto dei dintorni.
Il pulsante dell’autodistruzione!
Ok, per qualsiasi ragione non ha funzionato neanche il piano B. Undercover passerà all’offensiva finale… No, non si tratta di esplodere in mano al ladro, ma comunque di un atto concreto: fingerà un guasto, oscurando gradualmente il monitor in circa 30 minuti ogni volta che viene acceso. A quel punto al ladro restano due opzioni: venderlo o ripararlo. In entrambi i casi, una volta che è cambiato il network per un po’ di tempo, è possibile far comparire un avvertimento piuttosto chiassoso, che avvisa l’incauto acquirente o il negozio che il computer che hanno davanti è stato rubato.
Considerazioni finali
A questo punto le frecce dell’arco di Undercover sono state tutte scoccate: come vedete non si tratta di un sistema infallibile, ma ha un sacco di variabili e prende in considerazione molte situazioni tipiche. Se il ladro non è un genio informatico e non sospetta nulla, e se il computer è protetto da una password di firmware che rende difficile (ATTENZIONE: non impossibile) formattarlo, avete qualche possibilità in più di riottenere qualcosa che normalmente dovrebbe essere considerata persa per sempre.
Nella vita di tutti i giorni Undercover è veramente invisibile, ruba una quantità ridicola di RAM e di banda per fare i suoi controlli, non trasmette le vostre informazioni private a nessuno finchè non viene attivato e non viene bloccato neanche da firewall e proxy. Costa 37 Euro (29 se siete uno studente) e non ha canoni periodici di nessun tipo. A mio parere è una di quelle spese che dovrebbero essere fatte, e vi assicuro che quando cambio computer sarà una delle prime cose che ci installo!