Twitter: utente multata per messaggio diffamatorio

twitterL’uso di Twitter e dei social network in generale implica necessariamente un discorso sulla riservatezza e sulla diffusione dei dati che fanno parte dell’esperienza personale. Quest’ultima entra a far parte sul web di una dimensione sociale che comporta delle conseguenze.

Una volta che i nostri messaggi lasciati sulle reti sociali diventano visibili da tutti, ciò che scriviamo ha degli effetti ben precisi che possono costare anche cari. E’ il caso di Amanda Bonnen, un’utente di Twitter che ha usato il famoso servizio di microblogging per scrivere un messaggio rivolto contro il gruppo immobiliare Horizon Realty Group. 
 

Il messaggio lasciato dalla ragazza parlava di un appartamento ammuffito di cui sarebbe venuta in possesso tramite il gruppo immobiliare, che, risentito per il tweet considerato diffamatorio, ha chiesto un risarcimento dei danni pari a 50.000 dollari. Amanda Bonnen si è difesa affermando che il suo profilo ha solo 20 followers e pertanto il suo messaggio non comporta danni alla società. 
 

In ogni caso il gruppo immobiliare non ha voluto accettare questa giustificazione e non intende rinunciare al risarcimento richiesto. Spesso, quando scriviamo sui social network, non pensiamo di uscire fuori da una dimensione personale, perché tendiamo a concepire le reti sociali come luoghi virtuali chiusi o ristretti. 
 

Ci accorgiamo invece come i nostri messaggi personali assumono una risonanza particolare per il fatto di essere immessi all’interno dei social network. E una volta innescato il meccanismo non si può più tornare indietro. Per questo l’attenzione a ciò che si scrive in rete non è mai troppa.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy