Pubblicato sul web il manuale delle procedure di Guantanamo. Il responsabile è un wiki dedicato ai documenti segreti

Gitmo blueprint
La mappa di Camp Delta, come appare sull’articolo di Wired

Intanto mettiamo subito le mani avanti: il documento diffuso sulla rete di cui stiamo parlando non è segretissimo, e non contiene alcun rapporto sul numero o sulla condizione dei detenuti nel famigerato Camp Delta di Guantanamo Bay. Si tratta però di quello che viene definito “materiale sensibile”, destinato al solo uso ufficiale, ed è esattamente quello che l’ACLU (l’American Civil Liberties Union, l’importante movimento americano per i diritti civili) ha cercato ripetutamente di ottenere senza successo: il manuale militare proveniente dal Pentagono che stabilisce nei dettagli le operazioni e le politiche da adottare verso i detenuti all’interno di quella ben nota prigione militare.

Cos’è Wikileaks?
Il responsabile di questa fuga di notizie è un sito molto particolare, Wikileak.org. All’apparenza sembra un semplice clone di Wikipedia, di cui eredita la struttura e le prerogative… E’ lo scopo ad essere ben diverso. Infatti Wikileaks è stato studiato per permettere a tutte le “talpe” del mondo di cantare apertamente sui segreti dei governi e delle multinazionali senza timore di ritorsioni. Tutto quello che viene scritto sul sito è completamente anonimo e non tracciabile, ed è soggetto allo scrutinio di un gruppo di esperti (oltre che del pubblico). Ovviamente, in una dinamica del genere, c’è potenzialmente il rischio che la gente pubblichi interi oceani di fregnacce, e che i governi abbiano mano libera nell’attuare piani di “avvelenamento pozzi”… Ma l’idea del sito è informare, confrontare, commentare, discutere e decidere, non far piovere le verità dal cielo.

Guantanamo Bay: anatomia di un carcere segreto
Il documento di per sè è davvero molto interessante. Contiene una planimetria schematica del campo e dettagli su tutte le questioni che riguardano i detenuti, come ad esempio quali sono gli oggetti di conforto che possono essere concessi ai detenuti come premi (vengono citati “rotoli extra di carta igienica”), la frequenza con cui possono andare dal barbiere, il numero di persone che possono assistere ai funerali e così via. Altre regole, per la verità comuni alla maggior parte dei regolamenti carcerari, dettagliano i metodi per manipolare psicologicamente i prigionieri e quelli per affrontare rivolte violente e scioperi della fame.
Ci sono cose più inquietanti però: ad esempio una graduatoria di quattro livelli di accesso concessi agli operatori della Croce Rossa Internazionale, che vanno dal “privo di restrizioni” al “nessun contatto consentito”. Questo, in poche parole, vuol dire che ad alcuni detenuti non veniva (o non viene) concessa alcuna visita medica di personale esterno alla base, visto che la Croce Rossa Internazionale è l’unica organizzazione a cui è stato permesso l’ingresso a Gitmo.
Ancora più sinistra la sezione dedicata ai cani addestrati, utilizzati per minacciare i detenuti. Nel documento si parla solo di farli vedere da lontano ai detenuti come deterrente, ma penso che a tutti tornino in mente gli scatti agghiaccianti del carcere di Abu Ghraib.

In ogni caso il Pentagono e il Governo degli Stati Uniti non hanno finora espresso alcun tipo di parere su questo documento. Dal canto suo, il sito Wikileaks è in questo momento irraggiungibile, forse a causa dei server sovraccarichi dai troppi accessi.

Aggiornamento: è possibile procurarselo attraverso i torrent (qui, se volete, c’è il link), ma purtroppo Scribd non lo accetta perchè si tratta di un documento bloccato da password.

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