Il dibattito per la privacy sui social network è ad oggi tutt’altro che concluso. Secondo un recente sondaggio promosso dalla EU Kids Online e condotto su richiesta della Commissione Europea, sono numerosissimi gli adolescenti minorenni che hanno un profilo su Facebook, su Twitter o su piattaforme similari. Questi dati sono certamente allarmanti, poiché il problema non è soltanto legato alla sicurezza informatica, ma a causa della giovane età è molto più difficile distinguere la propria vita virtuale da quella reale.
Secondo questo sondaggio, un quarto degli utenti di età compresa tra i 9 ed i 16 anni, dichiara di avere un profilo pubblico, ovvero che tutte le informazioni inserite possono essere disponibili a chiunque. L’Unione Europea è al lavoro per varare nuove normative che possano tutelare le fasce di utenti più deboli.
Nella stessa direzione si sono mossi la Polizia postale e la Symantec che recentemente hanno presentato il Protocollo d’intesa per la prevenzione dei crimini informatici. E’ chiaro che è necessario, almeno secondo gli esperti di Information Technology, fornire informazioni utili affinché tali strumenti vengano utilizzati correttamente.
Il report del sondaggio è disponibile su Internet. Intanto a seguire un interessantissimo video che mostra i reali pericoli che possono nascere dall’utilizzo delle chat in maniera impropria.
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