Poste Italiane e Camera dei Deputati abbandonano Eutelia

Atraverso una comunicazione ufficiale, Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, aveva chiesto agli enti pubblici di non disdire i contratti con l’ex Eutelia, oggi Agile. L’avviso, secondo quanto denunciato dai sindacati e dai lavoratori, da mesi ormai senza stipendio, sembrerebbe non essere stato però ascoltato. Dopo la disdetta del contratto della Rai con Agile, decisione contro la quale si era schierato il deputato Antonio Boccuzzi che si era incatenato ai cancelli della sede di Torino, anche le Poste Italiane e la Camera dei Deputati ha disdetto l’appalto alla ormai storica azienda informatica in crisi.

Il provvedimento che interrompe il contratto di commitenza con l’operatore telefonico di Arezzo rischia di diventare quello che viene definito il colpo di grazia per l’azienda, vanificando così i duri sacrifici ai quali si sono sottoposti i lavoratori che ora rischiano il licenziamento.
 
Da oltre due mesi infatti, gli operai lavorano ininterrottamente senza percepire alcuno stipendio, al fine di permetere all’azienda di ritardare quello che ormai sembra l’inevitabile fallimento. Il Partito Democratico ha presentato, proprio per scenari similari, una legge.
 
Attraverso tale normativa l’azienda può evitare di chiedere la cassa integrazione, evitando così i licenziamenti ma allo stesso tempo sospendendo la corrispondenza di uno stipendio, cercando così di assicurare una dignitosa possibilità sopravvivenza per i lavoratori.

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