Partiti i test per domini in 11 lingue con alfabeto non romano

dominiL’ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, l’ente che regola l’assegnazione dei nomi dei siti su internet, ha annunciato ieri che inizierà a testare nuovi domini in 11 lingue con alfabeto non romano.
Per capirci, l’alfabeto romano è quello che utilizzano quasi la totalità delle lingue occidentali: le romanze, le germaniche, e alcune di quelle slave, mentre le restanti utilizzano alfabeti propri.
I domini che verranno testati saranno in arabo, persiano, russo, hindi, greco, coreano, ebraico, giapponese, tamil e cinese nelle versioni semplificato e tradizionale.

Il presidente dell’ICANN definisce questo passo come “uno dei più grandi cambiamenti di internet da quando è stato creato”.
I primi esperimenti partiranno la prossima settimana e coloro che creeranno i nuovi siti in questi alfabeti verranno rimandati ad una pagina wiki che chiederà loro di utilizzare il dominio .test al posto del solito .com, .net, .org o delle abbreviazioni dei paesi.
Finora i caratteri diversi da quelli romani erano permessi solo nella parte dell’indirizzo prima del punto, mentre il dominio doveva finire con le lettere dalla A alla Z dell’alfabeto ASCII.
L’ICANN in passato era stato tacciato d’avere un approccio inglese-centrico e ora pare che sia giunto per lui il momento di sdebitarsi.
I test saranno lo strumento principale per capire se questa nuova evoluzione sarà possibile o se porterà invece solo ad una destabilizzazione di internet e a causare crash, come temono molti ingegneri.
Per questo l’ICANN conta sulla collaborazione di tutti gli sviluppatori del mondo e spera che questi spingeranno i test al limite.
Se il progetto dovesse andare in porto permetterà a molte più persone di utilizzare internet completamente nella loro lingua, soprattutto in zone del mondo dove la libertà di espressione è ancora un po’ un sogno.

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