LimeWire: il client p2p riappare sul Web

Non sembra essere stato particolarmente apprezzato, dai legali della Recording Industry Association of America, il simpatico video apparso su YouTube dal titolo LimeWire Pirate Song. Si tratta di una breve clip, della durata di appena 12 secondi, che annuncia il rifiuto di vedere morire LimeWire sotto i colpi di una battaglia legale vinta dalla RIAA. L’intero popolo del World Wide Web sembrerebbe essere stato accontentato e può quindi riprendere ad utilizzare una nuova versione del famoso client peer-to-peer per il download di mp3.

LimeWire Pirate Edition è l’ultima versione del famoso client p2p recentemente costretto a chiudere da una sentenza giudiziaria. Un piccolo gruppo di sviluppatori è riuscito a ripristinare le funzioni principali del software di file sharing, consentendo così agli utenti di tutto il mondo la possibilità di attingere nuovamente ai numerosi contenuti.
 
LimeWire è da sempre stata considerata un’ottima applicazione, alla stregue dei celebri eMule e uTorrent, ma recentemente è stata condannata da un giudice di New York a seguire la stessa sorte di Napster. In particolare, il programma è stato accusato di continue e ripetute violazioni di copyright ai danni delle major discografiche e cinematografiche.
 
Chiaramente la RIAA ha già annunciato una nuova battaglia legale, ben più dura rispetto alla precedente, poiché in questo caso c’è anche una recidività ed un’ottempranza a quanto stabilito da un tribunale.

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