La crisi economica ha toccato anche il mondo dell’informazione. Il calo delle vendite e della pubblicità per molti giornali è stato fatale. Anche le versioni digitali risentono della crisi, perché la pubblicità da sola non è in grado di garantire l’informazione on line.
Per questo da diverse parti si è pensato di rimediare alla situazione con l’introduzione delle news a pagamento. Ma questo sistema piace poco al presidente di Iab Italia Layla Pavone, che il 15 Luglio si occuperà di questo tema nell’ambito dello Iab Forum ’99 di Roma. Layla Pavone ha dichiarato che è ormai troppo tardi per quanto riguarda internet per fare pagare le notizie agli utenti, visto che si è ormai affermato un sistema che prevede la diffusione gratuita delle informazioni.
L’unica eccezione potrebbe essere rappresentata dagli approfondimenti di grande qualità che si proporrebbero come ampliamento di un’informazione basata su notizie gratuite date in forma breve. Secondo Layla Pavone un modello alternativo di business potrebbe essere quello basato sull’intrattenimento a base di giochi video, musica e cinema.
Ci sono molti servizi e prodotti che non sono strettamente legati all’informazione, che però costituiscono degli elementi collaterali per i quotidiani cartacei e che potrebbero trovare applicazioni interessanti anche nell’ambito dell’informazione digitale. Il presidente di Iab Italia individua possibili soluzioni per il futuro puntando soprattutto sui giovani.
Questi ultimi possono rappresentare risorse importanti intermini di pubblicità on line, se però il mondo della pubblicità si dichiarasse disposto a rivedere i suoi vecchi schemi e pronto ad intraprendere un processo di rinnovamento. Importante è anche puntare su contenuti di qualità, che sono un punto di sicuro successo per l’informazione sul web.
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