È stato subito battezzato il prestito People-to-People ed è una trovata di quelle che davvero sconvolgono il modo di pensare la rete, l’economia e le abitudini quotidiane.
Il sito californiano www.prosper.com permette infatti di chiedere dei soldi in prestito agli altri utenti della Rete che a loro volta decideranno gli interessi da applicare e i tempi d’estinzione del credito (un servizio molto simile è presente anche in Europa ed è fornito dal sito www.zopa.com).
Avviene qualcosa di simile ad un’asta al ribasso miracolosa dove ovviamente vince chi propone gli interessi più bassi. La gente chiede denaro per motivi più o meno nobili: dall’acquisto della nuova auto, alle spese per le cure di una malattia e girano già leggende secondo le quali alcuni di loro abbiano visto recapitarsi assegni a tasso zero da ignoti filantropi.
Dall’altro lato c’è invece chi i soldi li presta. Anche qui una piccola opportunità di guadagno per chi ha voglia di fare piccoli investimenti a breve-medio termine, aiutando chi ha un bisogno imminente di liquidità.
Ovviamente Prosper si fa pagare una commissione per il servizio che rende. Per aiutare chi presta i soldi a ridurre i rischi il sito offre una valutazione dell’affidabilità del debitore basata sui «credit report» ufficiali (delle banche e di altre agenzie di credito) e anche sul comportamento passato di quella persona nel mercato Prosper. Ma soprattutto il sistema si basa sulla creazione di gruppi di prestito. Questi possono essere creati da chiunque, il quale inviterà altri amici a unirsi; l’idea è che un gruppo dove le persone si conoscono sia nel suo complesso più affidabile dei singoli, dato che deve difendere la sua reputazione collettiva (qualcosa di simile ad Ebay per intenderci).
Consigliato vivamente a chi odia le banche (chi non le odia?) e non vuole finire nelle grinfie degli strozzini!
I commenti sono chiusi.