Beh, non posso dire che il problema accaduto poche ore fa a Gmail, che ha tenuto fuori dal proprio account milioni di persone per più di 120 minuti, fosse un disastro per il quale fossimo preparati. Google vanta sempre la propria stabilità, e la presenza di numerosi backup dei nostri dati sparsi in giro per il mondo, sempre in comunicazione l’uno con l’altro in modo da presentare un volto efficiente e soprattutto restando sempre online. Non stavolta.
Di fatto i nostri dati non sono mai stati in pericolo: quello che non funzionava era la comunicazione. Per ragioni che Mountain View dice di aver compreso ma sta ancora indagando, semplicemente era impossibile accedere al servizio, un problema che ha coinvolto tutti gli utenti del mondo, compresi i dipendenti di Google che usano Gmail come indirizzo di lavoro.
Il panico è stato alquanto generalizzato, vale la pena di dirlo: il servizio tecnico di Google è stato completamente inondato di messaggi, e Twitter di dubbi, incertezze e paure su questa crisi, che per molti è stata piuttosto seria. Infatti, siccome Gmail è un servizio online, tutti gli archivi sono rimasti del tutto irraggiungibili assieme ai nuovi messaggi! Speriamo non si ripeta, e lo dico con un certo interesse personale, visto che anche io ho spostato gran parte delle mie comunicazioni sulla mail di Google.
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