Esce Fedora 10: ottima release!

Fedora è sviluppato da una comunità, ma come appoggio può contare su Red Hat, il distributore commerciale di Linux più grande al mondo. Questa matrimonio tra professionalità e volontariato open source ha dato vita ad una distro in continuo miglioramento, che non ha paura di sperimentare.

Tra ieri e oggi Fedora 10 ha fatto il suo debutto in società, e questa release sembra essere davvero ottima. Basata sul kernel 2.6.27, ha osato certamente di più dell’ultimo Ubuntu in termini di pacchetti aggiornati e innovazioni. Basta pensare all’inclusione di OpenOffice 3.0, o anche solo ad Empathy, il nuovo instant messenger incluso nel più recente GNOME, che è stato tenuto ben lontano da Intrepid Ibex (per ora fedele a Pidgin, che comunque continuate a trovare nei repositories di Fedora).
 
Come detto in anticipo sulla piccola anteprima di qualche tempo fa, le novità non si esauriscono certo qui. In questa generazione di Fedora si è iniziato a lavorare sull’estetica del sistema, oltre che alla sua efficienza. Grazie all’uso di Plymouth il boot è più rapido e più bello (come vedete nel video in cima all’articolo), e una volta caricato GNOME scoprirete che il set di grafiche ed icone ha un’aria raffinata e straordinariamente piacevole. Certo, se siete amanti della customizzazione, il fatto che il tema di default sia bello non è in cima alle vostre priorità, ma è interessante notare come Fedora abbia recepito il messaggio di Ubuntu (una distro che ha fondato il suo successo anche sulla grafica curata) ed abbia addirittura alzato la posta offrendo qualcosa in più. E non si tratta di eye candy gratuito, ma di miglioramenti estetici E funzionali.
 
Fedora ha un’installazione molto “basica”, e non vi riempie di software il disco rigido di default. Ci si aspetta che andiate a cercare per conto vostro i pacchetti desiderati, e la cosa non è certo un fastidio. Una volta installato (ma anche solo caricato da LiveCD!), questo sistema operativo dà un’impressione di solidità e rapidità, e sembra partire da basi più stabili del suo predecessore. Il lavoro degli sviluppatori si sente e si può apprezzare, anche perchè non dovrete passare i primi tempi a correre a destra e sinistra alla ricerca delle soluzioni di bug e crash inspiegabili. Devo dire che vedere una major release stabile sin dall’inizio del suo ciclo vitale dà un certo piacere. Sono pochi i sistemi operativi open source o commerciali che possono vantare altrettanto, di questi tempi!
 
Inoltre, cosa da non sottovalutare, Fedora rimane molto fedele al concetto di software libero ed open source, e il progetto non è mai caduto vittima delle controversie che hanno colpito OpenSUSE e persino Ubuntu.
Veloce, stabile, popolare, bello da vedere, irreprensibile: cosa altro volete chiedere ad un sistema operativo?

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