La Business Software Alliance ha reso noti alcuni importanti dati inerenti alla propria opera di contrasto al diffuso fenomeno della pirateria informatica, evidenziando così quanto quella che è stata soprannominata come illegalità digitale non sia affatto conveniente, soprattutto per le aziende. Sono nell’anno passato sono stati spesi ben 11 milioni e 300.000 euro per un totale di 2.256 azioni legali intentate proprio dalla BSA per conto di molte imprese. Un volume di denaro decisamente importante per qualsiasi azienda, piccola o grande.
E’ chiaro che i prezzi dei software originali sono oggettivamente inferiori alle cause milionarie per la protezione del copyright, e pertanto quella di continuare ad utilizzare software senza alcuna licenza d’uso è assolutamente non conveniente. Non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa sono molte le cause contro la violazione di copyright.
In Italia sono state intentate 7 cause contro società che operavano in violazione della normativa sul diritto d’autore, ottenendo così un risarcimento complessivo di 211.787 euro. A queste si aggiungono le spese per dotarsi delle dovute licenze, una spesa che queste aziende avrebbero comunque dovuto sostenere ma che, adesso, deve essere sommata ai costi del risarcimento del danno e alle spese del giudizio.
Come è possibile capire la Business Software Alliance adotta il metodo, ormai largamente diffuso, dell’accordo extragiudiziario verso i soggetti che si sono macchiati della violazione del diritto d’autore.