Caso Pandora al contrario: Torrentspy chiude volontariamente l’accesso agli statunitensi

maglietta di torrentspy
C’è una ragione LOGICA e SENSATA per mettere questa simpatica fanciulla in copertina: ha la maglietta ufficiale di Torrentspy 😀

Il tracker pubblico Torrentspy, ben noto per diffondere file torrent di materiale che infrange i copyright, ha deciso unilateralmente di “chiudere i battenti” negli Stati Uniti, un piccolo paese situato sull’altro lato dell’Atlantico (così piccolo che un quinto della popolazione apparentemente non lo riesce a trovare sulla mappa). Questa scelta volontaria è stata dettata dalla causa in atto con la MPAA, l’associazione dei produttori cinematografici americani. La situazione ricorda, se si invertono i ruoli, quella avvenuta con Pandora tempo fa.
L’MPAA ha convinto i giudici statunitensi a ordinare che Torrentspy inizi a tenere un registro degli accessi e dei dettagli dei propri utenti, una cosa che il sito non ha mai fatto e si rifiuta di fare in futuro. In effetti, secondo il direttivo del tracker pubblico, la cosa violerebbe i propri termini di servizio. Purtroppo i magistrati non hanno mai manifestato un gran quantitativo di rispetto per le politiche commerciali dei siti che supportano il mondo del P2P, e quindi Torrentspy è giunto alla decisione di tagliar fuori gli utenti Yankee, in modo da proteggere la loro privacy. Cari americani, non disperate… esistono sempre i proxy, o per lo meno Torrentz.com!

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