Apple apre ai torrent su iPhone? No, solo una svista

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Nei giorni scorsi era comparso un client torrent per iPhone in App Store. Alcuni utenti avevano pensato ad un cambio di rotta di Apple, in realtà, si è trattata solo di una svista di Cupertino. Soltanto per errore, le applicazioni che permettevano di scaricare e gestire i download dei files torrent erano state approvate e momentaneamente rilasciate nello store di apps. Nonostante la svista, chi credeva che Apple avesse aperto le porte ai client BitTorrent dovrà ricredersi.

Mentre su Google Play compare la prima Beta del client uTorrent per i sistemi operativi Android, Apple continua nella sua politica di chiudere le porte del suo App Store a qualsiasi software “spesso utilizzato allo scopo di violare i diritti di terze parti“. L’app che aveva fatto pensare ad un ripensamento di Apple è stata Conttrol. Non si trattava di un vero e proprio client, ma di un tool che si interfacciava con µTorrent e BitTorrent per controllare il download dei torrent a distanza. In breve, consentiva di controllare a distanza i download in corso nel proprio computer.

La stessa funzione la svolgeva Transmission RPC, anche questo rimosso immediatamente dall’App Store. Adesso, è inutile cercare i nomi di queste due apps nella lista dei programmi per iPhone, iPod Touch e iPad, la casa di Cupertino le aveva approvate solo per errore e il ban per questo tipo di app è ancora valido. Lo sviluppatore di Conttrol, Craig Donnelly, continua però a sperare che un giorno Apple possa ammorbidire la sua posizione e riconoscere che il mondo torrent non è solo sinonimo di pirateria. Tramite questo protocollo si possono infatti scaricare e condividere software e contenuti non coperti da copyright e quindi perfettamente legali.

Lo stesso Donnelly, dice di essere rimasto molto sorpreso nel momento in cui la sua app è stata approvata tramite iTunes. Allo stesso modo, è rimasto sorpreso di sapere del fatto tutto ciò era accaduto per una svista “Una ragazza gentile dall’altra parte del telefono ha detto che Conttrol era stato approvato per sbaglio e che Apple era dispiaciuta per l’inconveniente ma che applicazioni di quel tipo non erano ammesse nello store“. Per ora, i client e le apps per controllare i download dei torrent in remoto continueranno a vivere su Cydia e Google Play. A questo punto è spontaneo chiedersi se Apple si sarebbe mai accorta della svista se nel Web e sui vari social network non si fosse scatenato tanto clamore in seguito all’articolo pubblicato da TorrentFreak.

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