Sono 12 miliardi di Dollari all’anno: questo è il valore del mercato di Microsoft Office presso le grandi aziende. Stiamo parlando di multinazionali e imprese dai fatturati da capogiro, e di un regno incontrastato lungo una generazione… Più di dieci anni fa Bill Gates aveva dichiarato che un vero rivale per la sua azienda non era ancora nato, e probabilmente a Mountain View sono perfettamente d’accordo: con gli enormi capitali accumulati in tempi da record ed una sezione ricerca e sviluppo che sforna prodotti, features ed aggiornamenti quasi giornalieri, Google si sente pronta ad affrontare la sfida più grande di tutte ed offrire un’alternativa a basso costo per la produttività lavorativa.
Una prima vittoria è stata consumata oggi, con la dichiarazione di CapGemini, un’azienda di consulting e outsourcing che controlla almeno un milione di singoli sistemi aziendali: sono disposti a distribuire Google Apps assieme (e in alternativa) ad Office e Lotus Notes di IBM. CapGemini ha fatto sapere che la ritiene una mossa a favore dei propri clienti e non contro Microsoft, visto che le Google Apps focalizzano la propria attenzione altrove rispetto agli altri prodotti. Stanno parlando infatti delle features di condivisione dei documenti direttamente online: il word processor e il foglio elettronico made in Mountain View consentono il lavoro di gruppo ad un livello certamente irraggiungibile per la concorrenza, che ha sempre focalizzato la propria attenzione sulla produttività personale (e, lasciatemelo dire, sulla familiarità di un’interfaccia quasi immutata da anni).
Pare che una grande multinazionale abbia già deciso di installare Google Docs in questi giorni, anche se nessuno ha ancora fatto nomi specifici. CapGemini otterrà circa 37 Euro per ogni installazione, e i costi per il supporto, la manutenzione e l’istruzione degli impiegati saranno a parte… In ogni caso il prezzo è decisamente minore di una licenza Microsoft.