I colossi tech danno vita al progetto Lantern per proteggere i minori: come funzionerà

Diversi colossi tecnologici hanno lanciato un progetto chiamato Lantern volto alla protezione dei minori online. I dettagli.

Proteggere i minorenni sul web è una sfida non semplice da concretizzare ma ci si lavora da anni con strumenti sempre più affinati che mettano i giovanissimi al riparo da qualsiasi rischio. Chiaramente la strada principale è quella della prevenzione e proprio in tale contesto è di recente nato un nuovo progetto mirante al contrasto allo sfruttamento e agli abusi sessuali sui minori online.

Lantern, progetto coordinato da diversi colossi tech
Protezione minori online: nasce Lantern – TrackBack.it

La particolarità di questa iniziativa è il fatto che a portarla avanti vi sono diversi colossi tecnologici a livello internazionale tra i quali anche Google e Meta: il progetto in questione si chiama Lantern; vediamo come è strutturato e come funzionerà.

Il nuovo progetto Lantern per proteggere i minori in rete: come funziona

Al maxi gruppo di aziende che hanno preso parte all’iniziativa è stato dato il nome di Tech Coalition e tra di esse è presente anche Discord, la nota piattaforma di streaming videoludico. L’obiettivo è ideare e attuare una serie di pratiche comuni volte sia al monitoraggio delle attività social che, in particolare, alla prevenzione. Cercando di bloccare sul nascere ogni potenziale rischio per i più piccoli mediante l’individuazione delle possibili minacce. Come? Lantern opera come una sorta di maxi database centrale: da esso è possibile prelevare, da parte delle organizzazioni, tutta una serie di dati che, a loro volta, potranno essere tra loro incrociati.

Protezione minori: come funziona il progetto Lantern
Lantern è stato lanciato in via sperimentale – TrackBack.it

In questo modo si potrà, in tempi rapidi, stabilire se vi siano dei collegamenti tra email e keyword, nomi utenti ed altre attività, che possano essere riconducibili a possibili minacce per i minorenni. Si tratta di procedure puramente preventive, dunque non potranno andare a dimostrare nei fatti che un abuso sia in atto ma consentiranno alle indagini di essere ulteriormente sviluppate ed approfondite. Ed inoltre potrebbero aiutare a portare alla chiusura di un account o alla sua segnalazione alle autorità. Meta ha rilasciato una nota per spiegare che gli adescatori non utilizzano singole piattaforme per cercare di mettere in atto i loro tentativi di adescamento. “L’industria tecnologica – hanno proseguito – deve lavorare congiuntamente per fermare le molestie”. Oltre a Meta, Discord e Google anche Mega, Quora, Roblox, Snap e Twitch useranno Lantern e il numero di colossi potrebbe ulteriormente aumentare. Inizialmente Lantern verrà usato in fase di test inserendo su di esso, ad esempio, indirizzi web rimossi per violazione di specifiche policy di sicurezza dei minori. Altre aziende potranno così usare queste informazioni per individuare attività legate che hanno condotto alla chiusura di eventuali account.

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