Come non farti rubare lo smartphone quando sei in vacanza: ecco il trucco che ti salva il cellulare

Un nuovo utile trucco per non farti rubare lo smartphone, soprattutto se sei in vacanza. Tutto più semplice, ne vale veramente la pena.

Se fosse soltanto un telefono, conservasse la sua funzione primordiale, ossia quello di telefonare e basta, il problema avrebbe una valenza minore, seppur piena di criticità: perderlo varrebbe sì una denuncia, sì una chiamata alla tua compagnia di riferimento a cui ti sei legato per lo stop alla carta. Ma fine della storia.

Come non farti rubare lo smartphone quando sei in vacanza
Ritrovare uno smartphone perso in vacanza: così è meno complesso – TrackBack.it

Ormai gli smartphone sono molto più di un telefono ed è alquanto riduttivo chiamarli così. Hanno i nostri dati sensibile, posseggono wallet, più che un semplice portafoglio con tutti gli estremi delle carte per gli acquisti online, un lasciare passare per hacker, cyber criminali, semplici ladri che entrano in possesso del nostro smartphone. E ancora.

In uno smartphone custodiamo ricordi sotto forma di video e audio, dentro quel dispositivo potrebbero essere un numero imprecisato di contatti, documenti lavorativi e chi più ne ha più ne metta. Perderlo insomma è un bel problema, che va ben oltre la chiamata alla tua compagnia telefonica, al numero verde per le tue carte, alla semplice denuncia.

Come non farti rubare lo smartphone: la soluzione per Android e per gli iPhone

Partendo dal presupposto che la prima regola base e l’attenzione che dobbiamo porre nello smartphone pensando che non è un telefono ma là dentro c’è mezza nostra vita (se non di più), a seconda se utilizziamo cellulari Android o iPhone, abbiamo un metodo per evitare di perderlo, soprattutto quando siamo in vacanza: al mare, in montagna o in città, fa lo stesso.

Ecco il trucco che ti salva il cellulare
Android o iPhone, ricordarsi di attivare queste opzioni, è fondamentale – TrackBack.it

Per far sì che sappiamo sempre dove si trova il nostro dispositivo Android c’è un’app che sempre più persone conosco e prende nome proprio dall’azione che dobbiamo compiere nel momento in cui non sappiamo dove sta il nostro benedetto cell: trova il mio dispositivo. Appunto. Fin qui nulla di trascendentale.

Ma forse non tutti sanno che se non si attivano determinato opzioni, quell’app praticamente non servirà a nulla. Google ha ricordato a tutti che per trovare, bloccare o resettare un dispositivo Android, lo smartphone in questione deve essere collegato a un Account Google ed avere attiva l’opzione “Posizione”, il servizio “Trova il mio dispositivo”, “Memorizza posizione recente”, nell’ultimo caso si potrà perfino cercare il dispositivo anche quando è offline. Inoltre deve essere istallato Google Play, creare un codice di backup per la verifica in due passaggi. Per gli iPhone stessa cosa: non basta avere l’app Dov’è, deve necessariamente essere attivata l’opzione “Trova il mio” prima ovviamente di perderlo.

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