E’ sorprendente come YouTube possieda il potere di amplificare alcuni aspetti della realtà, soprattutto decretando la fama di alcune persone che diventano note nel giro di poco tempo. E’ sempre la grande visibilità ottenuta attraverso il web che decreta il successo mediatico di individui comuni, i quali a un certo punto della loro vita si ritrovano ad essere lanciati alla ribalta della celebrità. E’ il caso della cosiddetta ragazza “bang bang”, il cui vero nome è Clare Werbeloff, che è diventata famosa in seguito al rumore prodotto dalla pistola e il relativo gesto sui quali è incentrato un video che su YouTube ha realizzato più di 500.000 visualizzazioni.
La ragazza di 19 anni è diventata molto conosciuta quando si è ritrovata ad essere la testimone diretta di una sparatoria davanti ad una discoteca a Sydney. La televisione ha fatto il primo passo nel rendere famosa la giovane e il tutto è poi stato portato avanti attraverso YouTube. Ma come accade spesso in questi casi si tratta di una popolarità fondata su elementi poco consistenti e poco validi. Quello che è venuto fuori a proposito della ragazza “bang bang” è risultato essere tutto inconsistente.
Di recente è infatti emerso che la ragazza, interrogata dalla polizia, ha dovuto ammettere che non aveva mai assistito alla sparatoria e che si era inventata tutto solo perché desiderava avere il suo personale momento di celebrità. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un caso in cui internet fornisce gli strumenti per raggiungere un tipo di fama basato su verità che poi si rivelano del tutto false.
L’uso del web come amplificatore di un successo fine a se stesso ci fa riflettere sul fatto che spesso la rete perde il suo valore di spazio di grandi risorse e potenzialità, per diventare solo un catalizzatore di desideri effimeri.