Difficile trovare un adeguato numero di superlativi per descrivere World of Goo, un gioco indie che è riuscito a farmi rimanere in insensibile trance per ore davanti allo schermo, oggi. Come descrivere questo epico puzzle game?
Gli americani amano riferirsi a questo gioco come ad un physics game, cioè un gioco basato sulla sua simulazione della fisica. Credo che parlare in questi termini di WoG sia davvero un reato! E’ un po’ come Lemmings, diciamo, solo che questa volta le vostre creaturine servono come mollicci mattoni per costruire le soluzioni!
Avrete a disposizione infatti un buon numero di blob dall’aria carina e dolce, che si possono allungare creando dei “ponteggi”, formando così strutture per raggiungere l’agognato tubo di scarico, di solito posizionato in cima al livello. Purtroppo le vostre palline di melma una volta usate per le strutture generalmente non possono più essere rimosse, quindi di fatto potrete salvare solo quelle ancora libere che corrono per la struttura. Questo vi costringerà ad essere molto efficienti, a non sprecare creaturine inutilmente e a sperimentare strutture sempre più particolari, magari rischiando di dover rifare tutto da capo quando il vostro ponteggio appiccicoso collassa miseramente.
Ogni livello sarà una sfida, vi garantisco, e scoprirete diversi tipi di sfere di melma che potranno aiutarvi nella vostra impresa. La giocabilità è perfettamente calibrata, la grafica stupefacente, fluida, cartoonesca. Si vede benissimo che questo videgame è stato fatto con grande passione dal suo sviluppatore! Al momento esistono versioni per Windows, Mac (recentemente rilasciata) e Wii. Quella Linux è ancora in fase di beta. Il gioco completo costa 20 Dollari, pari a 15,50 Euro, ma esiste un’ottima demo che non esito a consigliarvi!
Buon divertimento, io torno a giocare. Impossibile evitare di diventare totalmente scemi per World of Goo!
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