Un nuovo aggiornamento rilasciato dalla società attualmente guidata da Steve Ballmer riapre le numerose polemiche sulla sicurezza informatica. Precisamente ad essere accusata è una nuova patch, rilasciata per l’ormai vetusto Windows XP nel patch day di febbraio, che corregge un bug incredibuilmente risalente a 17 anni fa e che consentirebbe, ad un eventuale malintenzionato, di avviare un attacco al sistema prendendone il controllo. Secondo quanto riferito sarebbero però necessarie delle capacità degne di un ottimo hacker.
Il suddetto aggiornamento, identificato come MS10-015, ha però presentato un tanto inaspettato quanto fastidioso effetto collaterale, sicuramente ancora più dannoso della falla che andava a tappare, procurando non pochi disagi tra i suoi utenti.
Dopo l’installazione dell’upgrade, la maggior parte degli utenti ha riscontrato che, in seguito al riavvio richiesto dopo l’installazione, i personal computer non si avviano più normalmente, andando in crash e facendo comparire la classica schermata blu, terrore di tutti gli utenti Windows.
Attraverso la Blue Screen Of Death non solo veniva comunicato la presenza di un grave errore per cui è stato necessario ripristinare il sistema ma anche l’impossibilità per gli utenti di accedere ai propri dati personali anche dalla modalità provvisoria.
Microsoft si è scusata con tutti gli utenti ed ha dichiarato di essere già al lavoro per risolvere il fastidioso problema. Nel frattempo l’aggiornamento è stato già ritirato dal Windows Update e se ne sconsiglia l’installazione a chi lo avesse già scaricato al fine di evitare spiacevoli conseguenze.
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