C’è una forte differenza fra le pagine di Wikipedia che riguardano Maometto qui in Occidente, e quelle che trattano lo stesso argomento in gran parte del Vicino Oriente: da noi appaiono dei ritratti del Profeta risalenti al Medioevo e primo Rinascimento, da loro queste immagini sono assenti. E’ presto spiegato: per una vasta fetta dell’attuale mondo Islamico, il volto del profeta non deve essere rappresentato. E per almeno 180.000 di loro, Wikipedia dovrebbe rimuovere o oscurare quelle immagini anche “dal nostro lato”.
I ritratti, in questo caso estrapolati da libri miniati Ottomani e Persiani, sono considerati di fatto una possibile fonte di idolatria dalle sacre scritture. In alcune comunità, e in particolare presso gli Sciiti, la cosa non viene considerata particolarmente offensiva, ma la stragrande maggioranza dei Musulmani appartiene al credo Sunnita, decisamente più intransigente e poco aperto a trattative a riguardo. E proprio a questo culto appartengono le migliaia che hanno cercato di convincere l’Enciclopedia Libera ad eliminare le immagini, sostenendo che si tratta di un insulto premeditato ai loro dettami religiosi. La risposta di Wikipedia è stata secca e decisa:
“Siccome Wikipedia è un’enciclopedia votata a rappresentare tutti gli argomenti da un punto di vista neutrale, essa non verrà censurata per le opinioni espresse da un gruppo particolare di persone. Nessun contenuto o fotografia verrà mai rimosso perché trovato offensivo o provocatorio da qualcuno, almeno finché esso rimarrà rilevante all’articolo di cui è parte, oltre che privo di contrasti con la normativa interna di Wikipedia e la legge della Florida (in cui i server dell’enciclopedia sono basati).”
Inoltre, continuano i portavoce di Wikipedia, l’idolatria è fuori questione: l’articolo è semplicemente un resoconto storico, completamente astratto dal contesto religioso.
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