Wikileaks: hacker colpiscono Visa e MasterCard

wikileaks founder julian
Dopo le rivelazioni di Wikileaks, che hanno gettato nel più totale imbarazzo le diplomazie di mezzo mondo, è apparso un mandato di cattura internazionale contro Julian Assange, artefice dell’intera operazione, con l’accusa dello stupro di due ragazze, dichiaratesi poi consensienti al rapporto. L’arresto del giornalista australiano ha mobilitato gli hacker di tutto il mondo, i quali hanno iniziato ad attaccare tutte le società che hanno rifiutato di aiutare l’organizzazione bloccandone l’accesso Internet attraverso il classico Denial of Service.

Recentemente uno degli obiettivi principalmente colpito è stata la piattaforma PayPal, colpevole di aver annullato tutte le transazioni che gli utenti effettuavano per fornire supporto economico alle attività dell’organizzazione internazionale senza scopo di lucro. Stesso trattamento è stato riservato a Sarah Palin e Joseph Lieberman, politici statunitensi contrari a Wikileaks.
 
Adesso il gruppo Anonymous ha avviato un’altra serie di attacchi di tipo DoS questa volta diretti verso due delle più importanti istituzioni finanziarie al mondo, ovvero Visa e MasterCard. Le piattaforme delle due società sono tornate accessibili, ma si registrano numerosi disservizi dovuti alla lentezza con la quale vengono evase le richieste.
 
Tali attacchi continueranno presumibilmente fino al prossimo 14 dicembre, data nella quale si svolgerà l’udienza che vede imputato il famigerato Julian Assange, che trova in Facebook e Twitter milioni di utenti sostenitori e validi alleati contro questa falsa accusa.

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