Il mondo della politica internazionale continua a tremare per le rivelazioni che giornalmente vengono diffuse da Wikileaks, inerenti a vicende che coinvolgono rapporti diplomatici e vite private dei più importanti capi di Stato del mondo. La famosa organizzazione internazionale che, grazie a una drop box protetta da un sistema di criptaggio, riceve documenti identificati come top secret e li diffonde attraverso il World Wide Web, ha chiaramente dimostrato come il livello del sistema di sicurezza adottato per i documenti confidenziali sia piuttosto discutibile.
La prestigiosa organizzazione fondata da Julian Assange, oggi diventato l’uomo più ricercato del pianeta insieme a Bin Laden, è stata per anni finanziata da donazioni volontarie effettuate principalmente attraverso PayPal, che in pochissimi anni si è affermato come il più importante sistema per le transazioni economiche su Internet.
La società ha però terminato la propria collaborazione in seguito alla presunta violazione della PayPal Acceptable Use Policy, che vieta il servizio per ogni attività illecita. Tuttavia la manovra sembra più il tentativo di isolare la piattaforma, ma esistono ulteriori metodi di pagamento per sostenere le attività di ricerca e diffusione dell’informazione libera.
Rispetto alle numerose sospensioni con le quali il sistema appartenente al gruppo eBay punisce gli utenti, la chiusura sembra adesso essere definitiva. L’ennesimo tentativo di isolare Julian Assange.