Con il giuramento di Barack Obama sono passate di mano le chiavi del potere esecutivo, la valigetta con il tasto rosso delle testate nucleari, ma anche la password dell’admin di whitehouse.gov, il sito della Casa Bianca.
E non è stato un passaggio insignificante, perchè i cambiamenti sono stati immediati, ed hanno portato il sito istituzionale americano per eccellenza nel mondo informatico sofisticatissimo già inaugurato dalla campagna elettorale di Obama. Il nuovo presidente conosce bene i poteri comunicativi della rete, avendoli usati con maestria, e il suo team di giovani sviluppatori ha già modificato il portale per farlo assomigliare a quello ben noto che ha contribuito alla sua scalata. Il portavoce del team, Macon Philips, ha preannunciato che d’ora in poi i contenuti saranno aggiornati più spesso, e saranno più approfonditi, che comprenderanno blog e newsletter via email. I decreti del presidente saranno resi pubblici non appena emessi, e cosa ancora più interessante, tutte le legislazioni non d’emergenza verranno esposte per cinque giorni prima della firma di Obama, per essere commentate dai lettori-elettori. Niente di nuovo per un paese che fa della libertà di critica ed opinione uno dei suoi orgogli, sia ben chiaro, eppure il mezzo utilizzato, il commento stile blog, ci dà un senso ben preciso dell’epoca in cui stiamo vivendo.
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