WhatsApp e i problemi con la privacy

whatsapp problemi privacyWhatsApp sta avendo problemi con la privacy, perché sono sorte diverse polemiche in seguito ai dati che sono stati inclusi in due rapporti canadesi messi a punto dall’Office of the Privacy Commissioner e dal Garante olandese. La società della famosa applicazione per la messaggistica nei dispositivi mobili sarebbe stata accusata per il fatto che gli utenti verrebbero obbligati a concedere l’accesso alle informazioni che sono memorizzate nella loro rubrica personale. Inoltre WhatsApp avrebbe l’opportunità di visualizzare qualunque numero di telefono registrato dagli utenti.

Un problema davvero da non sottovalutare in tema di riservatezza. E adesso le autorità stanno portando avanti un’opera di monitoraggio nei confronti di WhatsApp, per vedere in che modo sono trattati i dati personali.

In caso si riscontrassero delle specifiche responsabilità, la società potrebbe essere soggetta a delle considerevoli sanzioni. Già tempo fa c’erano stati dei problemi legati alla privacy, perché era stato detto che i messaggi di WhatsApp potevano essere intercettati.

In effetti il problema dell’intercettazione dei messaggi di WhatsApp ha già scatenato diverse polemiche in proposito e adesso si ripresentano queste accuse, che fanno riflettere su quanto ci troviamo di fronte ad una questione molto delicata.

C’è anche un motivo in più per temere, perché questa volta non importa se un utente abbia WhatsApp o no: in ogni caso le sue informazioni diventerebbero accessibili alla compagnia. Questo accade perché la famosa applicazione mette in atto uno screening dei contatti, per rintracciare altri utenti, e poi non cancella i contatti di chi ancora non ha l’applicazione, ma tende a conservarli. Soltanto chi ha un iPhone con sistema operativo iOS 6 ha l’opportunità di aggiungere i numeri in maniera manuale.

WhatsApp, tra l’altro, genera delle password specifiche, che servono a portare avanti gli scambi privati di messaggi. Ma queste password possono essere anche reperibili da parte di altri. Secondo il rapporto, la più recente versione dell’app avrebbe cercato di risolvere in parte il problema, anche perché l’investigazione ha avuto inizio nel settembre del 2012, per cui la compagnia si sarebbe in qualche modo attivata, per risolvere la questione.

Le autorità comunque non sono soddisfatte e si aspettano altri miglioramenti. Ecco perché hanno deciso di monitorare l’operato della compagnia, per essere certi che WhatsApp operi nel pieno rispetto delle leggi sulla privacy. Vedremo come andrà a finire.

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