Tutti i numeri di internet sono raccolti nel Web Index, un vero e proprio report che è stato predisposto con molta accuratezza dalla World Wide Web Foundation di Tim Berners-Lee. Dopo parecchi anni di intensa attività da parte della rete, è tempo di fare un bilancio su tutto questo tempo. Da 23 anni internet ci accompagna sempre di più nelle nostre azioni quotidiane ed è veramente utile capire qual è l’impatto della rete sull’intera umanità e cosa ci potrebbero riservare le prossime novità relative proprio allo sviluppo di internet. Ce lo spiega il ricercatore del Cern, che ha contribuito più di chiunque altro alla nascita di internet.
Il Web Index parte in particolare da un’analisi effettuata tenendo conto di parecchi parametri interessanti. Vengono prese in considerazione, nei dettagli, la qualità e la possibilità di connessione alla rete da parte dei vari Paesi del mondo, la percentuale delle persone che hanno la possibilità di connettersi, l’impatto di internet sulla società, sulla politica e sull’economia, oltre ovviamente ai contenuti disponibili per i vari Paesi.
L’obiettivo è quello di tentare di creare un report specifico per comprendere al meglio com’è diffuso internet nell’intero pianeta. Si scopre da questa analisi che nel mondo solo una persona su tre usa internet (con un rapporto di meno di 1 su 6 per quanto riguarda gli Stati dell’Africa) e quindi la dimensione della rete è sostanzialmente poco diffusa, anche se siamo portati a vedere internet come un fenomeno dalla portata globale.
Andando alle classifiche, possiamo vedere che in prima posizione tra i 61 Stati presi in considerazione c’è la Svezia, seguita dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. L’Italia si trova solo in 23esima posizione, dopo il Messico e il Qatar.
Tra i Paesi in via di sviluppo, il primo a comparire in classifica è il Brasile. Per quanto riguarda la classifica africana, al primo posto c’è la Tunisia, seguita dal Sudafrica e dall’Egitto. Per quanto riguarda l’Europa, invece, dopo Svezia e Regno Unito troviamo la Finlandia.
La situazione dell’Italia non è certamente florida. Il nostro Paese si trova fuori dalla top 20 a causa dello scarso impatto sociale ed economico della rete e inoltre, prendendo in considerazione Europa ed Asia, l’Italia si trova davanti solo a quattro Stati: Polonia, Turchia, Kazakihstan e Russia.
Il report Web Index nella sua versione completa si può scaricare dal sito ufficiale. In tutti i casi, si tratta di valori da tenere in considerazione e sui quali i Governi dovrebbero riflettere.