Usare la linea di comando: segno di attività criminale?

denunciato per la linea di comando
Ogni tanto ti capitano certe notizie che paiono essere fatte apposta per indignare i miei lettori: questa è certamente una di esse. 

Riccardo Calixte è uno studente di informatica presso l’Università di Boston, e alcuni giorni fa si è visto piombare la polizia in nella camera del suo dormitorio. Gli agenti non cercavano droga o armi, ma hanno sequestrato il suo portatile, il cellulare e persino il suo lettore mp3. Infatti qualche giorno prima era stata denunciata una mail pubblica ad un gruppo di studio che rivelava l’omosessualità di un altro studente, e la polizia ha ritenuto che Calixte ne fosse il responsabile. Le motivazioni del mandato di perquisizione sono le seguenti: lo studente è bravo con i computer, è stato visto con numerosi portatili diversi che dice di voler riparare o che gli sono stati affidati dalla facoltà e inoltre ha installato sul suo computer ben due sistemi operativi, uno dei quali è attivato tramite riga di comando. Non sto scherzando: potete vedere con i vostri occhi parte del mandato [.pdf completo nel link] in cima a questo articolo.
 
Siccome il ragazzo lavora come esperto di IT per il suo stesso dipartimento, si è anche visto sospendere in attesa del verdetto, ed ora tutte le sue tesine e i progetti di studio sono in mano della polizia (in effetti non si può neanche ascoltare un .mp3 per rilassarsi, gli hanno preso persino l’iPod). Fortunatamente per lui la Electronic Frontier Organization si sta occupando della vicenda, e presto si dovrebbe arrivare ad una soluzione di questa grottesca vicenda. Nel frattempo, a quanto pare tutti i “pinguini” (ma anche le “melette”) di Boston dovrebbero guardarsi le spalle: avere un terminale o un grimaldello sotto mano sono due attività altrettanto sospette.

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