Underworld Trip è un gioco in flash che ha come protagonista il famoso Super Mario. Gli autori, Yoshio Ishii e Yossa, hanno pensato di ambientare una sua ipotetica avventura dopo una delle sue innumerevoli morti.
Incastrato nel limbo precedente il respawn, l’idraulico della Nintendo vive una storia simile a quella del precedentemente recensito Don’t Look Back di Terry Cavanagh. A differenza di tale browser game (che si ispira alle leggende degli antichi greci), Underworld Trip ci porta ad esplorare una mitologia più lontana, quella Cinese. Mario, infatti, si trova a dover affrontare i pericoli del Diyu (un oltretomba di stampo buddista) e a dover passare otto livelli (a ognuno dei quali corrisponde una delle figure mitologiche note come i Re di Yama). Come opportuno per l’ambientazione a seconda della vostra abilità e della fortuna il vostro cammino negli inferi potrà portarvi a sei diversi finali.
I comandi sono soltanto tre, è possibile solamente muoversi a destra e sinistra e saltare. I livelli all’inizio sono relativamente semplici ma, aumentando progressivamente di difficoltà, arrivano ad essere particolarmente ostici nel finale.
La grafica risulta quasi fastidiosa da tanto è approssimativa, ma la bassa risoluzione contribuisce insieme alla musica a dare al gioco un’atmosfera orrorifica, lasciando alla vostra immaginazione dare corpo ai particolari più inquietanti.
