Un caso di plagio indigna gli internauti. E per una volta, ottengono giustizia.

Artista plagiato
Todd Goldman è un artista/imprenditore. Ha fondato un impero da 90 milioni di dollari, basandolo su slogan provocatori, stampati su magliette, poster e adesivi per auto. Ci sono stati già parecchi sospetti sulla fonte della sua ispirazione… la teoria più quotata è che siano i cervelli degli altri, filtrati attraverso la grande rete. Questa volta però non ha fatto molta attenzione, perchè è andato ad appropriarsi dell’opera di uno dei decani dei webcomic, Dave Kelly. Il quadro che potete vedere qui sopra, a destra dell’originale, è stato esposto in una galleria di L.A. E non ci è voluto molto perchè un fan di Kelly lo riconoscesse per quello che è: un plagio bello e buono. A partire dal 6 aprile per tutto il vastissimo universo underground dei webcomic americani è partita una campagna di protesta, ripresa poi da decine di siti.
Tycho di Penny Arcade non era molto speranzoso nel consueto editoriale che accompagna la sua striscia (forse la più famosa della rete). Ha in effetti sostenuto che le miriadi di post ed email furiose non sono mai una protesta concreta, ma solo un passatempo per gli internauti. In un certo senso ha ragione. Internet è un pessimo posto in cui manifestare sdegno, ma Goldman è mantenuto proprio dal suo popolo, a cui deve il successo e la credibilità artistica. E infatti oggi, in un colpo di scena, si è scusato e si è offerto di ripagare i propri guadagni al vero autore, o di versarli in beneficienza. Ma d’altro canto, è un atto che al capo di un’industria milionaria costa veramente molto poco.

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