[galleria id=”129″]Ubuntu è una delle distro più famose e popolari che esistano sulla faccia della Terra. Grazie ad una sapiente politica di marketing (convincere la gente a scaricare un sistema operativo gratuito è più difficile di quanto non si pensi), la Canonical l’ha promosso tanto da renderlo noto anche tra le masse. Dopo il primo assaggio, però, magari ci si scopre a desiderare qualcosa di diverso… E senza abbandonare Ubuntu del tutto vi potete divertire un sacco provando una delle sue numerose varianti!
- Kubuntu: l’Ubuntu standard viene completo del sistema di gestione del desktop GNOME, che è uno degli ambienti di lavoro preferiti dalla comunità open source. In ogni caso è possibile provare il suo più grande rivale, KDE, senza dover sostituire lo gnomo: è sufficente scaricare Kubuntu, disponibile sul suo sito sia con la versione 4.2.x che con quella “KDE 3 remix”, dotata dell’iper stabile ma stagionata 3.5.
- Mint: ho deciso di inserire anche Mint tra le “varianti”, sebbene il progetto sia ben separato da quello di Ubuntu. Si tratta di un sistema operativo prontissimo ad accogliere gli utenti alla loro “prima volta” o molto adatto a chi vuole pochi problemi: contiene miriadi di codec anche proprietari e a codice chiuso, che lo rendono bravo a interagire coi file di Windows.
- Xubuntu: mi è stato consigliato molto calorosamente, ed è una versione molto leggera, basata su Xfce, di Ubuntu. Perfetto per i computer vecchi, i netbook e per gli amanti dei sistemi minimali, senza perdere molta “user friendliness”.
- MythBuntu: la versione media center di Ubuntu, una solida piattaforma per MythTV e un ottimo perno per il vostro personale settore entertainment.
- CrunchBang: una distro sui generis che usa l’ambiente grafico Openbox, particolarmente avanzato ed alternativo. Veloce come una scheggia, sebbene per nulla minimale, è costruito completamente con i pacchetti di Ubuntu con poche eccezioni. Questo per dimostrare che a Linux basta davvero poco per cambiare completamente! Sta passando dall’avere una piccola community di entusiasti ad essere una distro universalmente riconosciuta come molto cool. E a noi di Trackback il fattore coolness piace assai!
- OpenGEU: …e il fattore coolness ci porta ad OpenGEU, basato sul fantastico ambiente grafico Enlightenment, ovverosia su una quantità di eye candy da overdose. Provare per credere, è esattamente il tipo di sistema da usare per fare colpo sugli amici :D.
- Ubuntu Studio: torniamo alla praticità assoluta, e parliamo prima di chiudere di questa variante specialistica di Ubuntu. Va ben focalizzata in fase di installazione, in modo da non farvi installare pacchetti inutili. Se usate questo Linux, siete dei creativi, ma difficilmente vi serviranno software per la produzione musicale, per la grafica e per il cinema allo stesso tempo. Ottimo e professionale, Ubuntu Studio è l’alternativa gratuita a migliaia di euro di prodotti closed source, anche se purtroppo non è ancora in grado di “suonarle” al software commerciale.
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