Ubiquitous computing: IT ispirata alla biologia

Ubiquitous computing reti neurali
Alcuni importanti ricercatori europei hanno sviluppato un’innovativa piattaforma di elaborazione nata con il nome di progetto Perplexus. Si tratta di un delicatissimo sistema costituito da numerosi piccoli moduli ciascuno dei quali possiede un piccolo chip con la capacità di apprendere. Grazie infatti ad una rete wireless di configurazione automatica è permesso loro di connettersi generando nel complesso un comportamento coerente. L’importante caratteristica di questi sistemi è la loro capacità di evolversi nel tempo adattandosi al compito preposto.

L’Ubiquitous computing nasce attraverso l’ispirazione ai numerosi sistemi cooperativi esistenti in natura, e si presta in maniera ottimale per lo sviluppo di modelli matematici o per la risoluzione di problemi scientifici in cui la complessità del problema richiede un funzionamento di intelligenza distribuita efficiente come le reti neurali.
 
Fino ad oggi il calcolo distribuito, nel quale più computer lavorano in parallelo, era limitato all’impostazione software individuale dei singoli calcolatori. Attraverso il nuovo progetto invece, spiega Andrés Pérez-Uribe, portavoce del progetto Perplexus, si cerca di fornire capacità evolutive a diversi apparecchi come personal computer e smartphone ma anche giocattoli elettronici ed elettrodomestici.
 
Tale progetto promette una vasta gamma di settori d’applicazione, dalla robotica alla difesa militare, dalla domotica alla sanità. Tuttavia è ancora presto per poter ipotizzare una data di completamento dei diversi dispositivi.

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