Il World Wide Web ha trovato ampie adesioni in tutto il mondo ad eccezione della Cina, dove l’elevata censura dell’informazione rappresenta un forte problema per lo sviluppo e l’espansione di Internet. Il problema non è solamente relativo ai motori di ricerca, attraverso i quali è possibile reperire informazioni poco apprezzate dal governo di Pechino, ma è anche rivolto verso i social network, piattaforme per la comunicazione digitale attraverso i quali vengono quaotidianamente diffuse milioni di informazioni difficilmente sottoponibili a censura.
Così il governo cinese ha lanciato il nuovo Red Microblog, una piattaforma molto simile a Twitter. Rispetto a quest’ultima però, famosa per la sua politica liberale, il nuovo sito Internet si concentra più sulla diffusione della propaganda, ovvero sulle citazioni offerte dal presidente Mao. Una forte censura contraddistingue dunque il Red Twitter.
Secondo quanto scrive il Telegraph il sito ha incontrato numerosissimi problemi tecnici, problemi che sembrerebbero essere stati riscontrati anche dai redattori di Mashable che non sono riusciti a registrarsi al servizio. Ad ogni modo non si tratta del primo sito Web ad emulare i più diffusi social network.
In Cina infatti esistono diversi cloni sia di Twitter che di Facebook, ma nonostante questo il sito di mircoblogging continua a rimanere inaccessibile. La famosa piattaforma di Jack Dorsey è dunque bandita.