Questo pomeriggio è stata colpita da un durissimo terremoto la Repubblica di Haiti, che si è ritrovata con oltre centomila morti e tre dei quattro ospedali crollati. Anche in questo caso, come quanto successo immediatamente dopo il tragico terremoto che ha colpito L’Aquila e Messina, la comunicazione digitale ha giocato un ruolo fondamentale per la diffusione delle notizie. Prima del più famoso Facebook, il famoso client dedicato al servizio di Voice over IP e la piattaforma di microblogging sono stati gli unici canali che hanno permesso al mondo di conoscere il dramma della popolazione di Port-au-Prince, città maggiormente colpita dal tragico evento naturale. Troy Livesay è stato uno dei primi a segnalare sul web il devastante terremoto che ha colpito Haiti.
I suoi tweet hanno continuato a monitorare l’evolversi della situazione all’interno dell’isola caraibica, ottenendo un’enorme impennata di visite da parte di utenti di tutto il mondo. Si tratta di uno strumento importantissimo che è riuscito a trasmettere importanti dati sostituendo le linee telefoniche mandate in tilt dal sisma.
Oltre a Twitter si è rivelato molto utile il conosciuto Skype, che si è sostituito alle classiche comunicazioni telefoniche. Ovviamente anche su Facebook sono apparsi immediatamente diversi gruppi dedicati a tutte le vittime del disastro naturale di Haiti, attraverso i quali vengono mantenute aggiornate le informazioni.
Ecco quindi che le reti sociali si trasformano in un potente ed innovativo mezzo di comunicazione, in grado di sostituire perfettamente i tradizionali sistemi come la radio, la televisione, il giornale ed il telefono. Un pregio che può essere utilizzato per convincere i più bigotti della validità delle nuove piattaforme.