L’hardware preposto al salvataggio dei dati all’interno di un personal computer potrebbe ben resto subire una radicale trasformazione. La nipponica multinazionale fondata da Hisashige Tanaka e Itisuke Hutzioka avrebbe infatti realizzato un dispositivo in grado di unire le caratteristiche di un normale Hard Disk Drive con quelle del più moderno Solid State Disk. Secondo quanto riferito da un portavoce della Toshiba, tale prodotto consente un reale aumento delle prestazioni complessive in seguito ad un consistente abbattimento dei consumi energetici.
La società di Tokyo ha infatti spiegato che i dispositivi di memorizzazione del prossimo futuro non saranno necessariamente di uno o dell’altro tipo, ma probabilmente saranno devise nati dalla fusione delle due tecnologie, in maniera tale da ottenere l’elevato spazio di storage di un HDD con la velocità fornita da un normale SSD.
La Toshiba Corporation ha spiegato che il nuovo disco rigido ibrido consente un risparmio di circa l’80% rispetto ad un hard disk tradizionale e di appena il 60% rispetto ai più moderni dischi a stato solido. In sostanza si tratta di una piccola e veloce memoria flash al quale viene affiancato un più lento ma assai più capiente hard disk, che viene utilizzato poco.
Infatti la procedura di memorizzazione, durante il lavoro, inciderebbe sulla SSD; l’accesso all’hard disk avverrebbe solo per la memorizzazione finale o per il recupero di dati non presenti sull solid state disk.