Con la chiusura di Colombo-bt e di Pirate Bay ad opera della nostra tanto amata quanto inopportuna (e assurda) magistratura, molti si saranno domandati che fine avranno fatto gli amanti dei torrent nostrani. Dove si saranno andati a nascondere? In che acque navigheranno i loro galeoni pirata?
Beh, c’è poco da farsi domande, non si tratta certo di gente che resta con le mani in mano, e oltre ai soliti altri tracker americani hanno iniziato a spuntarne di nuovi come funghi.
Quindi, non è con grande sorpresa che su segnalazione di un gentile utente sono incappato in TorItalia. Si tratta di un tracker che certamente vuole fare il verso al suo illustre ed italico predecessore, e che offre una scelta interessante di torrent (certamente non molto legali!) assolutamente born in Italy. Del resto, la pirateria è un tipo di industria che, mi sa, non conosce contrazione. La scelta non è poi eccezionale per quantità, ma sta pian piano crescendo, assieme al suo parco utenti. I server del tracker, invece, sono nel lontano New Jersey, dove non è reato questo genere di attività.
Che dire, puoi colpirne uno ma di educarne 100 non se ne parla neppure.
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