Leggo giusto oggi di questa lingua che esiste da 6 anni, inventata dalla studentessa e traduttrice canadese Sonja Elen Kisa, il Toki Pona.
Pare che ultimamente si stia diffondendo su internet, anche se va studiata e temo che più che diventare la lingua universale per chattare da tutto il mondo, sarà destinata a diventare un sottolinguaggio di piccoli gruppi. Credo che noi, ad esempio, ci potremmo cascare tranquillamente, dato che già il !Kung ci aveva provato. 🙂
Ha avuto successo prima tra gli appassionati di Tolkien, in effetti se io lo fossi stata mi sarei studiata le lingue elfiche. 😉
La lingua è nata in un momento di depressione dell’inventrice che, per vincere il suo umore nero, si è messa a fare un giochino con carta e penna che consisteva nell’inventare solo parole con significato positivo.
Toki Pona è costituita da 14 lettere (le cinque vocali più le consonanti k l m n p s t w j) ed è composta da sole 118 parole.
Penserete “e che potrò mai dire con 118 parole?”. Beh, ci sono persone che ne usano anche meno. 😛
Ma dovete sapere che le parole in questa lingua assumono significati diversi a seconda di come vengono combinate, e che si tratta di un linguaggio estremamente semplificato nel quale temo non ci sarà spazio per grandi discorsi esistenziali e filosofici.
Toki Pona significa “buon linguaggio” o “linguaggio semplice” e secondo l’inventrice si ispira alla filosofia Taoista e a quella riduzionista.
Se volete impararne di più questo è il sito ufficiale, dove non ho potuto non notare che la sezione sesso è quella che ha il maggior numero di parole, d’altronde si sa come che uso viene fatto delle chat su internet. 😛
Mentre qui trovate un piccolo corso che vi introdurrà alla lingua (in italiano ahimè non c’è, dovrete accontentarmi dell’inglese o del francese).
C’è anche qualche pazzo che ha inventato la Wikipedia in Toki Pona mentre su Yahoo! esiste già un gruppo di appassionati.
Buon divertimento! 🙂
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