Telecom presto contro il peer to peer

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La Federazione Anti Pirateria Audio Visiva ha deciso di dichiarare guerra al fenomeno del peer-to-peer ricorrendo al Tribunale di Roma chiedendo di imporre alla Telecom Italia alcune misure straordinarie per contrastare il fenomeno della condivisione dei file. Si chiede quindi alla compagnia telefonica di denunciare alle autorità giudiziaria tutti gli utenti colpevoli di pirateria e di impedirne l’accesso ad alcuni noti siti web dedicati esclusivamente al file sharing. La Fapav ha inoltre accusato il noto provider italiano di non aver adottato alcun provvedimento per contrastare il sempre più dilagante fenomeno e che quindi si è resa complice dello scambio di materiale coperto da copyright, in primis importanti film cinematografici in testa ai quali c’è Baaria.

Telecom si oppone fermamente alle richieste e, tramite la propria difesa, accusa la Fapav di aver monitorato le connessioni di utenti senza alcun consenso, violandone quindi la privacy. Non sarebbe stato altresì possibile per la Federazione recuperare le informazioni sui film più scaricati negli ultimi mesi.
 
L’operatore telefonico ha fatto riferimento alla recente vicenda che ha coinvolto la Peppermint, azienda discografica tedesca, condannata dal Garante per la Privacy e dallo stesso Tribunale di Roma per aver raccolto i dati degli utenti italiani. Trattandosi di un procedimento d’urgenza, la data dell’udienza dovrà essere stabilita celermente.
 
Se l’accusa della Fapav dovesse avere il sopravvento, la navigazione italiana potrebbe subire un’inversione di rotta, poiché secondo molte statistiche oltre il 70% dei nostri connazionali utilizza i circuiti p2p. In passato la chiusura di The Pirate Bay ha semplicemente spinto gli utenti verso altre destinazioni, non ottenendo di fatto nulla.

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