Telecom Italia, Fastweb e la frode fiscale

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Stefano Mazzitelli, presidente di Path.net e strettissimo collaboratore del direttore generale della principale azienda italiana di telecomunicazioni Marco Patuano, è finito agli arresti domiciliari per il riciclaggio di denaro sporco della ‘ndrangheta, operazione per la quale sono state emesse false fatture per oltre 400 milioni di euro. Nello scandalo internazionale definito dagli inquirenti come la madre di tutte le truffe è anche sospettato, almeno attualmente, Franco Bernabè poiché attuale Amministratore Delegato di Telecom Italia. Arrestato anche un senatore del Pdl.

Secondo quanto sostenuto dalla Procura Generale Antimafia, il Bernabè non poteva certamente essere del tutto ignaro di quello che era accaduto durante la precedente gestione Ruggiero, così come hanno ammesso gli stessi svizzeri di Swisscom che sapevano delle indagini già da quando hanno acquisito Fastweb. Una truffa importante che potrebbe avere enormi conseguenze.
 
Il dirigente aziendale di Vipiteno non si è mai pronunciato in merito alla precedente gestione di Riccardo Ruggiero, anche lui indagato per la recente vicenda. Indagato inoltre anche Stefano Parisi, amministratore delegato dell’azienda milanese che opera in settori della telefonia, connessione a banda larga e TV, e prima ancora direttore generale di Letizia Moratti a Milano e segretario generale di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi.
 
Secondo alcuni personaggi il Governo si attiverà presto con nuove normative per rendere meno complesse le difese di questi presunti criminali dell’economia nazionale. La vicenda è tutt’ora sotto l’attenzione delle autorità giudiziarie, ma speriamo si concluda al più presto con una sentenza esemplare.

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