Tecnologia e dislessia

tecnologiaLa tecnologia ha molti meriti nell’ambito della nostra società, in primo luogo quello di aver reso più facile lo svolgimento della nostra vita quotidiana. Piuttosto interessante è il rapporto che è possibile instaurare tra tecnologia e dislessia.

Quest’ultima è un deficit piuttosto diffuso, che ha origine nella difficoltà di decifrazione e distinzione dei segni a livello visivo e fonologico. Nell’era dell’affermazione della tecnologia la dislessia appare ancora più diffusa che in passato. Ma non si tratta in realtà di un vero e proprio incremento del deficit, quanto piuttosto di un maggior venire in evidenza di esso in seguito all’applicazione dei prodotti tecnologici in diversi aspetti del quotidiano. 
 

Oggi più che in passato si è soliti utilizzare giorno per giorno cellulari e computer, che fanno emergere in maniera più evidente quanto sia diffusa la dislessia. E come se in un certo senso la diffusione della tecnologia avesse svelato il disturbo, che fino a poco tempo fa non era tra i più facili da individuare. 
 

L’uso generalizzato di prodotti tecnologici come il computer e il telefonino, che implicano l’impiego della scrittura e della lettura, ha imposto ancora di più l’attenzione su una questione che non può essere trascurata, in quanto per chi è affetto dalla dislessia non si tratta più di fare i conti con i saperi tradizionali, ma anche con la possibilità di rapportarsi alle nuove forme del sapere improntate alla tecnologia. 
 

Il problema sembra trovare particolare risonanza anche sul web dove si stanno diffondendo proposte di risoluzione della dislessia basate su esercizi ginnici. Se tali metodi possono destare sospetti in merito alla loro efficacia, ciò che è certo è che la tecnologia e internet mettono l’accento sull’urgenza di non ignorare la questione della dislessia anche in termini culturali e sociali.

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