I tag su Facebook sono frequenti. Si tratta di uno degli elementi più utilizzati in termini di socializzazione virtuale, specialmente quando si è soliti taggare una persona in una foto. Un’operazione quest’ultima che compiamo sul popolare social network o che vediamo compiere ai nostri amici, ritrovandoci taggati in determinate foto su Facebook. Ma siamo veramente sicuri che tutto questo sia lecito? Siamo certi che così facendo non mettiamo a rischio la privacy di nessuno? Sulla questione è intervenuta perfino l’Unione Europea.
Il controllore della privacy dell’UE ha affermato che per taggare una persona in una foto su Facebook occorre l’autorizzazione della persona stessa, altrimenti si va contro la riservatezza del soggetto che viene taggato. Gli utenti della famosa rete sociale avrebbero quindi il diritto di decidere se essere indicati oppure no in una foto diffusa in rete attraverso il social network.
Eppure Facebook è stato attento alle regole della privacy, perché è possibile che nell’ambito dell’interazione virtuale si possa andare anche inavvertitamente contro la riservatezza personale. C’è anche chi si è chiesto se la Timeline di Facebook sia un rischio per la privacy.
Naturalmente non si può e non si deve arrivare a delle esagerazioni, ma è chiaro che la privacy deve essere tutelata. In tema di privacy e Facebook la questione delle foto occupa un ruolo importante.
Garantire la riservatezza nella dimensione social diventa di fondamentale importanza, perché i nostri dati personali, a partire da quelli che riguardano i nostri connotati, non possono essere diffusi via internet in senza un senso di responsabilità.
Se da una parte ci sono i provvedimenti legislativi e gli interventi delle istituzioni che sanciscono determinati principi, non si può trascurare il fatto che il tutto non può non essere accompagnato da un senso di responsabilità collettiva, che dovrebbe indurre a limitare la diffusione dei dati personali via web.
Adesso l’Unione Europea riapre la questione con tutte le polemiche connesse. Un tag su Facebook può essere così determinante per la privacy? In realtà per molti è una cosa molto semplice e naturale taggare una persona in una foto, di conseguenza l’intervento dell’Unione Europea potrebbe apparire sproporzionato.
Eppure la vicenda ha molti risvolti ed è destinata a suscitare le più varie reazioni. La lezione dovremmo averla imparata almeno per il momento: prima di taggare qualcuno, è meglio pensarci molto bene, in modo da evitare problemi e pastoie legali.
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