Supercomputer simulerà la mente umana

supercomputer mente umanaUn supercomputer per simulare la mente umana: sembra un progetto fantascientifico, ma non lo è, anzi ben presto potrebbe diventare realtà. A questo scopo infatti sono stati predisposti 1,6 miliardi di dollari come finanziamento per una delle iniziative scientifiche più incredibili che si intende mettere a punto: Human Brain Project, la riproduzione, attraverso un computer, del cervello umano. Un intento sicuramente ambizioso, anche perché sussistono ancora molti dubbi e molte incertezze sul funzionamento del cervello dell’uomo. Eppure al lavoro ci sono 200 ricercatori, che si stanno impegnando per costruire una mente umana basata sull’intelligenza artificiale.

Il tutto dovrebbe avere come risultato finale una simulazione molto dettagliata dell’attività mentale, resa proprio per mezzo degli strumenti che l’informatica mette a disposizione. Disporre di un modello del genere significa molto per la ricerca scientifica. Si potrebbe infatti avere una visione più chiara dei processi mentali.

Un progetto in stretta relazione con le neuroscienze, che si avvarrà di un hardware molto particolare, un hardware neuromorfico. I circuiti elettronici verranno costruiti utilizzando delle componenti in grado di replicare il funzionamento del sistema nervoso e il collegamento fra le varie sinapsi.

Ciò che ne potrebbe conseguire consiste in uno scambio reciproco di spunti fra il campo delle neuroscienze e quello dell’ingegneria informatica. In quest’ultimo settore infatti si potrebbero trarre delle utili informazioni per creare degli innovativi sistemi di elaborazione che imitino il funzionamento mentale per rendere migliori le prestazioni dei calcolatori.

Allo stesso tempo la simulazione potrà fornire degli spunti interessanti per studiare più a fondo le malattie degenerative del cervello, come il morbo di Alzheimer. Inoltre potrebbero essere risolti alcuni punti oscuri che riguardano il modo in cui il cervello percepisce le immagini o in cui reagisce agli stimoli esterni.

Ci vorrà moltissimo tempo per mappare tutti i neuroni che formano il cervello umano, ma le prospettive sembrano essere piuttosto promettenti. La collaborazione con le neuroscienze può sortire risultati da non sottovalutare. L’intelligenza artificiale infatti non è più un mito di altri tempi, è qualcosa di estremamente concreto. Chissà quali possono essere le implicazioni di computer così potenti e precisi.

Magari attualmente ci muoviamo soltanto ancora nel campo degli esperimenti, ma è possibile che presto si potranno mettere a punto soluzioni importanti, in grado di rivoluzionare le scienze nel loro complesso.

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