SUMOTorrent – Il nuovo gigante dei tracker pubblici… E i suoi diecimila banner pubblicitari

SUMO logoDopo aver dato un’occhiata a Torrentz, un aggregatore di tracker già esistenti, e aver assistito alla fine ingloriosa di OiNK, mi stavo chiedendo quale piega avrebbe preso la comunità del P2P, cercando di capire se questa galassia, dopo essersi espansa in modo vertiginoso, desse ormai dei segni di cedimento e di contrazione. Se, insomma, sarebbero in futuro continuate a spuntare novità come funghi oppure se gli sforzi dei paladini del copyright stessero iniziando a dare i loro frutti. Dopo aver letto su TorrentFreak un’intervista all’admin di SUMOTorrent, parrebbe vera la prima ipotesi, anche se ho le mie riserve su questo particolare tracker.

In effetti SUMOTorrent sei mesi fa non esisteva neppure, e oggi il suo sito è nei primi 3000 di Alexa, e il suo tracker si sta avvicinando ai primi 1000. Stando alle parole dell’amministratore, un quinto di tutti i torrent che girano su internet hanno SUMO come tracker, se non come primario almeno come secondario. Fino a quando non sono stati nominati su Digg (l’effetto-Digg è letale), poi, hanno potuto vantare di essere rimasti online il 100% del tempo dalla loro nascita. Insomma, sono passati da zero assoluto a dei protagonisti di rilievo, con guadagni mensili che raggiungono le quattro cifre. L’admin sostiene che i soldi che SUMO riesce a incamerare, vengono poi quasi completamente spesi nel mantenimento dei server, nei backup, nell’acquisto di nuove apparecchiature e in donazioni a vari siti gratuiti nell’ambiente del P2P.
 
Il SUMO è concesso solo a chi ha il fisico adatto
E parlando di soldi, qui arriviamo a quelle che ritengo essere le dolenti note di SUMO. Il mio parere personale è che navigare sul suo sito è un’esperienza quasi intollerabile per chi non è dotato di strumenti per bloccare la pubblicità, tanto che molti dei commentatori di TorrentFreak, delle vere belve, li hanno accusati di essere un sito di phishing, un’operazione commerciale e… molto peggio ;-). Personalmente grazie a Camino non me n’ero neanche accorto, ma se non sapete come fermare gli ad, evitate di andare su questa webpage.
Una volta sfrondata la reclame poi, vi trovate davanti un’interfaccia a parer mio un po’ casereccia. Le iconcine sono prese da pacchetti piuttosto comuni, il logo è in bassa risoluzione e si vedono le scalettature dei pixel, e per carità, capisco bene che il suo nome è SUMOTorrent, ma vedere Honda di Street Fighter II in posa plastica in cima alla pagina è profondamente irritante.
Per quello che riguarda la qualità del tracker, invece, alcuni lamentano instabilità. Ma ci sono 2 milioni di torrent, molti sembrano in buona salute e c’è una buona “scelta“. L’admin sostiene che i fake e la spam vengono filtrate utilizzando le segnalazioni di Pirate Bay, ma in ogni caso, se vi volete imbarcare nell’allegro mondo dei torrent vi consiglio cautela. Dopo il caso OiNK, l’unica certezza è che bisogna stare molto attenti.
 
Conclusioni finali
TorrentFreak pubblicizza questo sito/tracker come se si trattasse della Nuova Venuta del Redentore, e io ho riscontrato un servizio adeguato, ma nettamente inferiore ai soliti mostri sacri come Demonoid o Mininova. In effetti si tratta di un progetto ancora nella sua infanzia, che ha fatto però fortuna con metodi da sitaccio per adulti (tonnellate di pubblicità, traffico rimbalzato tra i webring…). Ha i suoi punti favoreli e il suo admin promette, giura e spergiura di migliorare le instabilità del suo tracker e di ridurre il volume di pubblicità. Gli auguro ogni bene per il futuro, ma finora non posso dire che mi abbia entusiasmato.

NOTA BENE:
data la quantità di pubblicità insopportabile ho scelto di non inserire alcun link a SUMOTorrent nel corpo principale dell’articolo. Se volete dare un’occhiata, e siete ben difesi dai banner, lo potete trovare qui.

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