Stuxnet arriva in Cina insieme ad attacchi SEO

Recentemente la Microsoft e Kaspersky hanno avviato una collaborazione per eliminare alcune vulnerabilità presenti in Windows ed utilizzate dal worm Stuxnet per diffondersi tra i personal computer di tutto il mondo. Nonostante questa operazione però, il virus che ha messo a rischio la sicurezza informatica delle centrali nucleari presenti in Iran sembrerebbe intenzionato a non fermarsi. Infatti, secondo quanto riferito da società cinesi esperte in sicurezza, sono già diversi milioni i computer infettati in Cina, mille dei quali presenti all’interno di impianti industriali.

Il nuovo Stuxnet va quindi assumendo sempre più le connotazioni di una vera e propria macchina da guerra, capace non solo di infettare i sistemi informatici privati, ma anche di penetrare le più solide difese di grandi società ed istituzioni. Oltre alle società di Steve Ballmer ed Eugene Kaspersky, adesso anche la Symantec ha espresso la sua intenzione di tentare di fermare l’ultima minaccia.
 
Contemporaneamente alla dilagante minaccia di Stuxnet, il territorio orientale è stato colpito da una campagna di attacchi di tipo Search Engine Optimization, i quali sfruttano la popolarità del worm, ottenuta all’interno del World Wide Web, per posizionare link pericolosi tra le Search Engine Results Page dei diversi motori di ricerca.
 
I maggiori Governi del mondo hanno quindi deciso di correre ai ripari, rafforzando le proprie difese informatiche in modo da contenere un eventuale attacco di tipo informatico.

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