Il giorno del giuramento di Obama poteva molto probabilmente rappresentare un vero e proprio record per le tv in streaming che trasmettevano l’evento. Sono infatti stati numerosissimi i canali video che dalle 18 di lunedì 20 hanno permesso a chiunque, sul web, di ammirare l’evento storico in diretta.
Eppure i dati raccolti, nonostante fossero così elevati in termini numerici, non hanno permesso di nascondere i numerosi problemi riscontrati dai milioni di visitatori che hanno tentato di partecipare all’evento dalle proprie scrivanie di casa.
Vari problemi si sono verificati innanzitutto per il principale sito visitato, quello della rete televisiva CNN, che ha raggiunto un record di 21.3 milioni di visitatori unici, ma che spesso e volentieri, forse a causa del forte traffico, “sbatteva fuori” gli spettatori in sale d’aspetto virtuali, nell’attesa di far ripartire lo streaming, anche nel bel mezzo del discorso del neo-presidente.
Non è andata meglio agli utenti di Hulu.com, che hanno dovuto fare i conti con una qualità di streaming pessima e con un audio che andava e veniva in continuazione. La stessa cosa succedeva su Ustream, sul quale addirittura la mancanza dell’audio è durata abbastanza a lungo per non far sentire il discorso di Obama. Nemmeno su Facebook, dove migliaia di persone hanno seguito l’evento, il plugin che riprendeva le immagini dal sito della CNN ha funzionato con continuità.
E’ ovvio che in situazioni del genere non si possono colpevolizzare i portali che offrono questo tipo di servizi, dato che l’immenso numero di persone collegate simultaneamente può rallentare di molto la fruizione dello streaming video, ma è curioso notare come, nell’era in cui tutto si può effettuare in rete, ci può ancora essere qualcosa che ci fa preferire i media tradizionali (in tv si è visto tutto in modo perfetto, peraltro con la traduzione in italiano) rispetto a quelli moderni.