Chi ha provato una rete wireless connettendosi con il proprio portatile avrà di sicuro avuto modo di apprezzare le potenzialità e la comodità offerte dal wi-fi.
Una cosa davvero spettacolare visto che si può navigare stando sul letto, in cucina o nella propria stanza, il tutto senza fili e con un raggio d’azione di alcune decine di metri, che permettono di coprire tranquillamente lo spazio occupato da un’abitazione.
Io stesso uso il wi-fi e credo sia stata una delle migliori invenzioni degli ultimi anni che di certo aiuta i più pigri. 🙂
E’ notizia recente che uno dei maggiori operatori di servizi wireless degli Stati Uniti, la Sprint Nextel, stia per investire 2,5 miliardi di dollari per la costruzione di una rete basata su WiMax.
Qualcuno di voi si starà chiedendo cosa sia il WiMax.
Detto in maniera rozza possiamo definirlo come il wireless esteso alla città.
Noi infatti siamo abituati ad associare il wireless a reti domestiche (WirelessLAN – wireless local area network), quindi reti in grado di coprire un raggio d’azione pari ad alcune decine di metri, il WiMax invece, rivoluziona questo concetto estendendolo a reti urbane, in modo che il segnale possa essere captato a Km di distanza.
Questa moderna tecnologia (che risale al 2001) utilizza il protocollo IEEE 802.16 ed è anche chiamato WirelessMAN (wireless metropolitan area network).
Grazie a questo investimento il provider, riuscirà a costruire una rete WiMax in grado di far connettere computer e telefonini (ovviamente previa sottoscrizione di un contratto).
Dopo questo investimento l’azienda conta di ottenere tra i 2 e i 2,5 miliardi di ricavi dall’affare WiMax nell’anno fiscale 2010.
Ovviamente l’idea avuta dal colosso statunitense non è affatto male visto che il WiMax permette di fornire prestazioni elevate a basso costo e indipendentemente dal territorio (sia esso urbano o rurale) vista la relativa facilità di implementazione della struttura.
Insomma tutto lascia sperare che la diffusione di questa tecnologia possa far bene sia alle nostre tasche sia a quelle dei provider.