Splitty illegale secondo la sentenza della Cassazione

Sky Spitty
La Corte di Cassazione si è espressa riguardao agli splitty, apparati per la visione di programmi satellitari protetti, ribadendo quanto già affermato pochi giorni fa sulle modifiche per console, ovvero che il controllo dei dispositivi è di esclusiva pertinenza di produttori e fornitori di servizi, impedendo agli utenti ogni tipo di alterazione delle specifiche tecniche a proprio vantaggio. Tutte le precedenti sentenze vengono quindi ribaltate dalla recente sentenza che è stata accolta in maniera molto positiva dalle emittenti televisive satellitari.

L’intera vicenda è partita da una denuncia da parte di Sky verso numerosi rivenditori online di splitter per decoder satellitari. Attraverso tale dispositivo infatti sarebbe possibile replicare il segnale di un abbonamento ed inviarlo attraverso Internet a più utenti contemporaneamente, un comportamento fino ad oggi giudicato legittimo dalle sentenze giuridiche.
 
Diversamente a quanto stabilito precedentemente, il dispositivo è idoneo a replicare illegalmente tutte le credenziali contenute nella smart card e pertanto consente la fruizione di trasmissioni su decoder sprovvisti di carta e quindi non abilitati alla visione. Pertanto è adesso necessario istituire un nuovo processo basato sulle decisioni attuali.
 
Sky Italia ha precisato che è presente l’offerta multivision proprio per facilitare le sottoscrizioni di più abbonamenti a prezzo ridotto. Gli splitter quindi incidono negativamente su tale offerta, arrecando un danno economico all’azienda.

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