Spam: sanzioni più severe necessarie

spamLo spam rappresenta uno dei pericoli più frequenti che devono essere affrontati nell’ottica di una sicurezza maggiore e nella prospettiva di una difesa più accanita contro i pericoli che possono derivare dall’uso della rete.

Per questo la Commissione europea ha fatto sentire la sua voce nell’esortare i governi dei vari Stati che compongono l’Unione Europea a stabilire delle sanzioni più severe nei confronti di coloro che si rendono responsabili dei fenomeni di spamming. Quest’ultimo è un problema che non va affatto sottovalutato, visto che recenti sondaggi dimostrano che è una questione che colpisce in prima persona il 65% degli europei e il 64% dei nostri connazionali. 
 

Lo stesso commissario europeo per l’Informazione Viviane Reding ha dichiarato che, nonostante le norme dell’Unione europea vietino esplicitamente l’invio di e-mail di spam, il problema non è per niente in diminuzione e continua ad interessare sempre un numero elevato di individui. Per questo è importante che i singoli Stati mettino in campo tutte le loro forze per cercare di contrastare nel miglior modo possibile il fenomeno. 
 

A questo scopo occorrono delle sanzioni più forti sia a livello civile che penale. La Commissione europea ha portato avanti una vera e propria analisi sullo spam, che ha interessato 140 casi in 22 Paesi e ha scoperto che in Europa non tutti i Paesi vengono adottati gli stessi provvedimenti. E’ soprattutto la Spagna che ha avviato il maggior numero di cause contro lo spam, seguita dalla Slovacchia e dalla Romania. Lo Stato in cui sono state inflitte sanzioni pecuniarie più alte è invece l’Olanda.

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