L’altroieri in Spagna è stato assolto un uomo che ha scaricato e condiviso 3322 film e un numero non noto di canzoni protetti da copyright.
Il giudice ha deciso che questa persona non ha infranto alcuna legge dato che non ci sono prove del fatto che guadagnasse dal download o dalla condivisione di musica e di film. Infatti, la legge Spagnola dice che deve esserci “un intento di profitto” perchè qualcuno possa essere giudicato colpevole per aver violato il copyright. Inoltre, sempre secondo le leggi di tale nazione, i siti web che pubblicano collegamenti per scaricare tramite il p2p (come ad esempio i torrent) non sono considerati illegali.
Ovviamente non tutti concordano con questo tipo di opinione riguardo al P2P: secondo gli Stati Uniti il governo Spagnolo ha fatto poco “per cambiare la diffusa ed errata percezione che il peer-to-peer è legale in Spagna”. Questa “percezione” non sembra essere poi così sbagliata dato che evidentemente la legge spagnola consente il p2p.
La Spagna è in cima alla lista dei paesi con il più alto numero di violazioni del copyright: l’associazione anti-pirateria BayTSP, nel 2008, ne ha contate circa venticinque milioni.
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