Sorpresa: gli SSD riducono l’autonomia della batteria

SSDVi sembrerà strano perchè sapete bene che tutta la campagna pubblicitaria di questi dispositivi è stata incentrata sulle performance e ancor di più sul risparmio energetico, eppure le conclusioni a cui è giunto il team di Tom’s Hardware dopo una comparativa condotta su un notebook Dell Latitude D630 non lascia dubbi: le unità di storage SSD (Solid State Disk) non garantiscono un maggior power saving per i dispositivi portatili, anzi possono ridurne consistentemente l’autonomia.
E pensate che il confronto è avvenuto tra una dozzina di unità flash SSD e un’unità convenzionale da 2,5″ pollici da 7200 rpm (dunque un disco ad alte performance e non dai consumi minimi), durante il quale si sono osservate differenze nella durata delle batterie fino ad un’ora.
Davvero un peccato, dato che gli SSD SLC (Single Level Cell) superano facilmente in prestazioni gli hard disk che attualmente sono montati sulla maggior parte dei computer (effettivamente con prezzi fino a 29 volte inferiori agli SSD non c’è da meravigliarsi); tuttavia è da valutare se questo è un prezzo che l’utente è disposto a pagare (e di solito non è disposto a farlo in questi casi), dato che quando si parla di dispositivi ultraportatili le prestazioni passano in secondo piano se messe a confronto con l’autonomia.
Fine di una tecnologia promettente? Certamente no, e tra i diversi motivi che mi fanno rispondere negativamente a questa domanda quello principale è che parliamo di una tecnologia relativamente giovane e certamente offre ampie possibilità di ottimizzazione.

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